II Manifesto della Coscienza Planetaria.
Club di Budapest
Nobel per
la pace, artisti, scienziati e capi di stato hanno firmato un manifesto
che considera il risveglio della coscienza umana a una dimensione
planetaria la chiave per risolvere i problemi mondiali.
1 - Negli
ultimi anni del vcntesimo secolo, abbiamo raggiunto un punto di
cruciale importanza nella nostra storia .
Siamo all'inizio di un nuovo periodo di evoluzione sodale, spirituale
e culturale; un periodo che si differenzia da quello dei primi decenni
di questo secolo, così come le praterie si differenziano
dalle caverne e i villaggi stanziali dalla vita nelle tribù
nomadi.
Stiamo evolvendo rispetto a quelle che erano società industriali
a livello nazionale, create agli albori della rivoluzione industriale,
per dirigerei verso un sistema sociale, economico e culturale interconnesso,
basato sull'informazione, che abbraccia l'intero pianeta.
Il percorso che porta a questa evoluzione non è immediato:
è pieno di soprese e colpi di scena.
Questo secolo è stato testimone di eventi sconvolgenti, e
altri, tra non molto, potrebbero ancora verificarsi.
U modo in cui dovremo affrontare questi sconvolgimenti presentì
e futuri, deciderà sia il nostro futuro che quello dei nostri
figli e nipoti.
2 - La sfida che ora dobbiamo affrontare è quella dì
scegliere il nostro destino.
La nostra generazione, tra tutte le migliaia di generazioni che
l'hanno preceduta, è chiamata a decidere il destino della
vita su questo pianeta.
I processi che abbiamo iniziato durante la nostra vita e durante
quella dei nostri padri e nonni, non possono continuare durante
la vita dei nostri figli e nipoti.
Qualsiasi cosa noi facciamo, o collaboriamo alla creazione di una
struttura che si propone di dar vita ad una società globale
pacifica e cooperante, continuando così la grande avventura
della vita, dello spirito e della consapevolezza sulla Terra, oppure
creiamo le premesse per la fine della permanenza umana su questo
pianeta.
3- I modelli
d'azione del mondo d'oggi non sono incoraggianti.
Milioni di persone sono senza lavoro, milioni sono sfruttati e sottopagati,
milioni sono ridotti all'impotenza e povertà.
Il divario tra nazioni ricche e povere, e tra poveri e ricchi entro
le stesse, è grande e in continua crescita.
Nonostante la comunità mondiale non debba temere lo spettro
di un conflitto tra superpotenze e sia minacciata dal crollo ecologico,
i governi di tutto il mondo continuano a investire migliaia di miliardi
di dollari l'anno per le armi e l'esercito, e solo un 'esigua parte
di questi soldi sono impiegati per mantenere un ambiente vivibile.
4- Il problema
della militarizzazione, il problema dello sviluppo, il problema
ecologico, il problema della popolazione e i vari problemi riguardanti
energia e materie prime non possono essere superati semplicemente
riducendo il numero di testate nucleari, per altro già inutili,
né sigiando trattati politici più permissivi rispetto
al commercio mondiale, all'aumento globale della temperatura, alla
diversità biologica e ad un ipotetico sviluppo generale.
Oggi si chiede di più di un'azione frammentaria o di una
soluzione a breve termine del problema.
Dobbiamo vedere i problemi nella loro complessità e totalità
e risolvevi non solo con la nostra ragione o con l'intelletto, ma
anche con le facoltà proprie della nostra intuizione e dell'empatia.
Le elevate capacità dello spirito umano vanno oltre i poteri
della mente razionale e comprendono anche il potere dell'amore,
della compassione e della solidarietà.
Non possiamo trascurarle quando ci troviamo di fronte alla risoluzione
di situazioni complesse che, sole, ci permetterebbero di raggiungere
il livello successivo di evoluzione delle nostre sofisticate ma
instabili e vulnerabili comunità socio-tecnologichc.
5 - Se ognuno di noi conserva valori e credenze ormai superati,
una coscienza frammentata e uno spirito egoistico, saranno mantenute
anche le finalità e le credenze antiquate.
Un simile comportamento adottato da più persone, potrebbe
bloccare l'intera transizione verso una società interdipendente,
pacifica e cooperante.
C'è quindi un dovere sia morale che pratico per ognuno di
noi, ad andare oltre la superficie degli eventi, oltre gli intrighi
e i complotti dei politici, oltre i sensazionalismi dei mass-media,
e oltre le mode e i capricci della società - un dovere a
sentire il flusso sotterraneo degli eventi e a percepire la dirczione
che prenderanno: a sviluppare quello spirito e quella consapevolezza
che potrebbe renderci capaci di prevedere i problemi e le opportunità
e di intervenire su di essi.
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